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martedì 30 agosto 1988

Olimpiadi Revival: 40 anni fa a Londra


da "Il Veterano Sportivo" Agosto Settembre 1988

Olimpiadi Revival: 40 anni fa a Londra

Tre sole volte la staffetta veloce azzurra è salita sul podio nella storia dell'Olimpiade: a Los Angeles nel 1932 (bronzo), a Berlino nel 1936 (argento) ed a Londra nel 1948 — come indica la foto — con Perucconi, Siddi, Monti e Tito, bronzo. La numerazione dei podisti sul podio non tragga in inganno: la foto è stata scattata prima della riclassificazione negli Stati Uniti: l'Italia dovrà scendere un gradino.
L'Olimpiade — come manifestazione finalizzata a tentare sempre e comunque di riunire gli uomini attorno ad ideali ed interessi comuni — fa parte del patrimonio di «cose belle» che si è riusciti a mettere insieme nel corso della travagliata storia dell'umanità che, a buon diritto, ne mena vanto.
L'atmosfera che si respira, nel clima del vicino incontro di Seul, è motivo di sollecitazione per chi, come noi Veterani dello Sport, è continuamente alla ricerca di collegamenti  accostamenti ed occasioni per mettere in moto il veicolo culturale da consegnare alle giovani generazioni perché sappiano di sé stesse. Nel nostro piccolo, rispetto ai grandi problemi che spingono da presso, siamo come il naturalista e spesso «gratis et amore dei» per parlarci dell'evoluzione dell'uomo e delle sue tecniche di vita.
Cade quest'anno il 40° anniversario dei Giochi Olimpici di Londra e St. Moritz del 1948 e, come già a Sanremo nel 1986 fu proposta la rievocazione delle gesta olimpioniche azzurre di mezzo secolo avanti, ricorre l'obbligo morale di richiamare alla memoria le vicende delle manifestazioni londinese e svizzera.
Con le ossa rotte per una guerra non sentita e perduta ma con ritrovate immagini di dignità sociale e nazionale, ci presentammo a Londra in 182 tra i 4111 atleti di 52 nazioni.
Riportammo a casa individualmente 63 medaglie e, di queste, 20 d'oro 31 d'argento e 12 di bronzo: impresa che fino all'Olimpiade romana resterà insuperata.
Vicini al nuovo capitolo olimpico, pur tra polemiche di varia natura che certamente non onorano lo sport e che, come tutte le polemiche, non portano da nessuna parte, accingendosi a vivere una manifestazione di alto livello per contenuti umano e sociali (grazie a Dio è finita l'era dei boicottaggi!) nonché tecnico-sportivi, ci fermiamo in riverente ricordo di coloro che non sono più fra noi e che hanno dato all'Italia della dignità ritrovata onore e gloria: Adolfo Consolini, Gio­vanni Invernizzi, Renato Perona, Mario Majone, Amelia Piccinini, Giuseppe Tosi...
Le Medaglie d'oro!
Adolfo Consolini (atletica leggera, disco: m 52,78), Franco Faggi, Giovanni Invernizzi, Giuseppe Maiali e Elio Morille (canottaggio, quattro senza in 6'39"), Mario (Ghetta (ciclismo, velocità: 200 m in 12"), Renato Perona e Ferdinando Teruzzi (ciclismo, tandem, m 200 in 11 "3), Pietro Lombardi (lotta greco-romana, pesi mosca), Ermenegildo Arena, Emilio Bulgarelli, Pasquale Buonocore, Aldo Ghira, Mario Ma­jone, Geminio Ognio, Tullo Pandolfini, Gianfranco Pandolfini, Cesare Rubini (palllanuoto), Ernesto Fermenti (pugilato, pesi piuma), Luigi Cantone (scherma, spada individuale).
Le Medaglie d'argento
Edera Cordiale (atletica leggera, disco mt. 41,-17) Amelia Piccinini (atletica leggera, peso mt.13,09), Giuseppe Tosi (atletica leggera, disco, m 51,78), Alberto Radi, Giovanni Steffè e Aldo Tarlao (canottag­gio, due con. il 8'12"2), Arnaldo Benfenati, Guido Bernardi, Anselmo Citterio e Rino Pucci (ciclismo, inseguimento a squadre m 4000), Spartaco Bandinella (pu­gilato, pesi mosca), Giovanni Battista Zuddas (pugilato, pesi gallo), Manlio Di Rosa, Edoardo Mangiarotti, Giuliano Nostini, Renzo Nostini, Giorgio Pettini e Savernio Ragno (scherma, fioretto a squadre), Car­lo Agostani, Luigi Cantone, Antonio Madruzzato, Darlo Mangiarotti, Edoardo Mangiarotti e Fiorenzo Marini (scherma, spada a squadre), Vincenzo Pinton (scher­ma, sciabola individuale), Gastone Darè, Aldo Montano, Renzo Nostini, Vincenzo Pinton, Mauro Racca, Carlo Turcato (scherma, sciabola a squadre). 
Le Medaglie di bronzo
Carlo Monti, Enrico Perucconi, Antonio Siddi e Michele Tifo (atletica leggera, staf­fetta 4x100 in 41"5), Bruno Boni e Felice Panetti (canottaggio, due senza, in 7'31"5), Romolo Catasta (canottaggio, singolo, in 7'51"4), Ercole Gallegati (lotta greco-romana, pesi medi), Guido Fantoni (lotta greco-romana, pesi massimi), Alessandro D'Ottavio (pugilato, pesi medioleggeri, Ivano Fontana (pugilato, pesi medi), Edoardo Mangiarotti (scherma, spada individuale).
Onore e gloria ai vincitori ma onore e riconoscenza per coloro che parteciparono con alterna fortuna. Di seguito, con il medesimo calore umano di sportivi quali siamo nel senso più completo del termine e dell'idealità che ci ricordiamo siccome dicono le cronache:
Gianni Rocca, Ottavio Missoni, Luigi Paterlini, Antonio Siddi (atletica leggera, staffetta 4x400, ritirata), Ottavio Missoni (atletica leggera, 400 hs, 6° posto in 54"), Baldassarre Porto (riserva dei m 400), Pino Bordoni e Giovanni Corsaro (atletica leggera, gareggiarono nella marcia km 10), Salvatore Cascino (atletica leggera, 14° nella marcia km 50), Teseo Taddia (atletica leggera, lancio del martello, 7° con 51,74), Alfo Ferrari, Silvio Pedroni e Fran­co Fanti (ciclismo, corsa su strada, classifica per nazioni, 4° posto a squadra in 16.13'05"2), Egidio Armelloni, Guido Figone (5° individuale al cavallo con maniglie), Danilo Fioravanti, Savino Gugielmetti, Domenico Grosso, Ettore Perego, Quinto Vadi e Luigi Zanetti (4° posto al cavallo con maniglie) fecero parte della squadra azzurra al 5° posto nel Concorso completo di ginnastica a squadre (punti 1300,3), Luigi Campanella (lotta, pesi piuma, 5° posto), Garibaldo Nizzola (lotta libera, pesi leggeri, 4° posto), Elio Spanghero (vela, classe Finn-lucciole, 14° posto), Giu­seppe Canessa, Bruno Bianchi e Luigi De Manicar (vela, classe dragoni, 5° posto, punti 3053), Agostino Straulino e Nicolo Rode (vela, classe star, 5° posto, punti…..
(ndr l’articolo finisce qui e non ho trovato dove continua)