da "Il Veterano
Sportivo" Agosto Settembre 1988
Olimpiadi
Revival: 40 anni fa a Londra
L'Olimpiade — come manifestazione finalizzata a tentare
sempre e comunque di riunire gli uomini attorno ad ideali ed interessi comuni
— fa parte del patrimonio di «cose belle» che si è riusciti a mettere insieme
nel corso della travagliata storia dell'umanità che, a buon diritto, ne mena vanto.
L'atmosfera che si respira, nel clima del vicino incontro di
Seul, è motivo di sollecitazione per chi, come noi Veterani dello Sport, è
continuamente alla ricerca di collegamenti accostamenti ed occasioni per
mettere in moto il veicolo culturale da consegnare alle giovani generazioni perché
sappiano di sé stesse. Nel nostro piccolo, rispetto ai grandi problemi che spingono
da presso, siamo come il naturalista e spesso «gratis et amore dei» per parlarci dell'evoluzione dell'uomo e delle sue tecniche di vita.
Cade quest'anno il 40° anniversario dei Giochi Olimpici di
Londra e St. Moritz del 1948 e, come già a Sanremo nel 1986 fu proposta la
rievocazione delle gesta olimpioniche azzurre di mezzo secolo avanti, ricorre
l'obbligo morale di richiamare alla memoria le vicende delle manifestazioni
londinese e svizzera.
Con le ossa rotte per una guerra non sentita e perduta ma
con ritrovate immagini di dignità sociale e nazionale, ci presentammo a Londra
in 182 tra i 4111 atleti di 52 nazioni.
Riportammo a casa individualmente 63 medaglie e, di queste,
20 d'oro 31 d'argento e 12 di bronzo: impresa che fino all'Olimpiade romana
resterà insuperata.
Vicini al nuovo capitolo olimpico, pur tra polemiche di
varia natura che certamente non onorano lo sport e che, come tutte le
polemiche, non portano da nessuna parte, accingendosi a vivere una manifestazione di alto livello per contenuti umano e sociali (grazie a Dio è finita l'era dei
boicottaggi!) nonché tecnico-sportivi, ci fermiamo in riverente ricordo di
coloro che non sono più fra noi e che hanno dato all'Italia della dignità ritrovata onore e gloria: Adolfo Consolini, Giovanni Invernizzi, Renato
Perona, Mario Majone, Amelia Piccinini, Giuseppe Tosi...
Le Medaglie d'oro!
Adolfo Consolini (atletica leggera, disco: m 52,78), Franco
Faggi, Giovanni Invernizzi, Giuseppe Maiali e Elio Morille (canottaggio,
quattro senza in 6'39"), Mario (Ghetta (ciclismo, velocità: 200 m in 12"), Renato
Perona e Ferdinando Teruzzi (ciclismo, tandem, m 200 in 11 "3), Pietro
Lombardi (lotta greco-romana, pesi mosca), Ermenegildo Arena, Emilio
Bulgarelli, Pasquale Buonocore, Aldo Ghira, Mario Majone, Geminio Ognio, Tullo
Pandolfini, Gianfranco Pandolfini, Cesare Rubini (palllanuoto), Ernesto
Fermenti (pugilato, pesi piuma), Luigi Cantone (scherma, spada individuale).
Le Medaglie d'argento
Edera Cordiale (atletica leggera, disco mt. 41,-17) Amelia
Piccinini (atletica leggera, peso mt.13,09), Giuseppe Tosi (atletica leggera,
disco, m 51,78), Alberto Radi, Giovanni Steffè e Aldo Tarlao (canottaggio, due
con. il 8'12"2), Arnaldo Benfenati, Guido Bernardi, Anselmo Citterio e Rino Pucci (ciclismo, inseguimento a squadre m 4000), Spartaco Bandinella (pugilato,
pesi mosca), Giovanni Battista Zuddas (pugilato, pesi gallo), Manlio Di Rosa, Edoardo
Mangiarotti, Giuliano Nostini, Renzo Nostini, Giorgio Pettini e Savernio Ragno (scherma,
fioretto a squadre), Carlo Agostani, Luigi Cantone, Antonio Madruzzato, Darlo
Mangiarotti, Edoardo Mangiarotti e Fiorenzo Marini (scherma, spada a squadre), Vincenzo
Pinton (scherma, sciabola individuale), Gastone Darè, Aldo Montano, Renzo
Nostini, Vincenzo Pinton, Mauro Racca, Carlo Turcato (scherma, sciabola a
squadre).
Le Medaglie di bronzo
Carlo Monti, Enrico Perucconi, Antonio Siddi e Michele Tifo (atletica
leggera, staffetta 4x100 in 41"5), Bruno Boni e Felice Panetti (canottaggio,
due senza, in 7'31"5), Romolo Catasta (canottaggio, singolo, in
7'51"4), Ercole Gallegati (lotta greco-romana, pesi medi), Guido Fantoni (lotta
greco-romana, pesi massimi), Alessandro D'Ottavio (pugilato, pesi medioleggeri,
Ivano Fontana (pugilato, pesi medi), Edoardo Mangiarotti (scherma, spada
individuale).
Onore e gloria ai vincitori ma onore e riconoscenza per
coloro che parteciparono con alterna fortuna. Di seguito, con il medesimo
calore umano di sportivi quali siamo nel senso più completo del termine e
dell'idealità che ci ricordiamo siccome dicono le cronache:
Gianni Rocca, Ottavio Missoni, Luigi Paterlini, Antonio
Siddi (atletica leggera, staffetta 4x400, ritirata), Ottavio Missoni (atletica
leggera, 400 hs, 6° posto in 54"), Baldassarre Porto (riserva dei m 400), Pino
Bordoni e Giovanni Corsaro (atletica leggera, gareggiarono nella marcia km 10),
Salvatore Cascino (atletica leggera, 14° nella marcia km 50), Teseo Taddia (atletica leggera, lancio del martello, 7° con 51,74), Alfo Ferrari, Silvio Pedroni e
Franco Fanti (ciclismo, corsa su strada, classifica per nazioni, 4° posto a
squadra in 16.13'05"2), Egidio Armelloni, Guido Figone (5° individuale al
cavallo con maniglie), Danilo Fioravanti, Savino Gugielmetti, Domenico Grosso,
Ettore Perego, Quinto Vadi e Luigi Zanetti (4° posto al cavallo con maniglie)
fecero parte della squadra azzurra al 5° posto nel Concorso completo di
ginnastica a squadre (punti 1300,3), Luigi Campanella (lotta, pesi piuma, 5° posto),
Garibaldo Nizzola (lotta libera, pesi leggeri, 4° posto), Elio Spanghero (vela,
classe Finn-lucciole, 14° posto), Giuseppe Canessa, Bruno Bianchi e Luigi De Manicar
(vela, classe dragoni, 5° posto, punti 3053), Agostino Straulino e Nicolo Rode (vela,
classe star, 5° posto, punti…..
(ndr l’articolo
finisce qui e non ho trovato dove continua)