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lunedì 28 settembre 2015

SEZ. BARI Ricordando Mennea, convegno per il trentennale

BARI
Ricordando Mennea, convegno per il trentennale ANSMES con il patrocinio UNVS



Ricordi e testimonianze per raccontare un grande campione dello sport italiano, in una mattina di fine estate: Pietro Mennea, la Freccia del Sud, scomparso a 61 anni per un male incurabile. Il tutto grazie all’Associazione Stelle al Merito Sportivo che, nell’occasione del convegno “Atletica leggera ieri e oggi nella terra di Pietro Mennea” (svoltosi all’hotel Majesty di Bari), ha celebrato il trentennale della sua fondazione.

Evento peraltro patrocinato dalla sezione F. Martino dell’Unvs e moderato dal nostro presidente (nonché vicepresidente vicario Ansmes) Franco Castellano che ha curato il convegno con la solita sinecura, in collaborazione con la Fidal regionale.
L’incontro è iniziato con un’introduzione di Luigi Ramponi, presidente Ansmes, a cui hanno fatto seguito interventi di Giovanni La Sorsa, presidente Ansmes Bari, Angelo Giliberto, presidente Fidal Puglia ed Elio Sannicandro, presidente del Coni Puglia. Il saluto dell’amministrazione è stato portato dall’assessore comunale allo sport di Bari, Pietro Petruzzelli.
È poi toccato al numero uno della Federatletica Italiana, Alfio Giomi, tracciare un profilo di uno dei più grandi velocisti di tutti i tempi, Pietro Mennea (nato a Barletta il 28 giugno 1952); del campionissimo ricorda tra l’altro il record sui 200 metri con 19’72”, alle Universiadi di Città del Messico del 1979 (rimasto imbattuto per 17 anni fino a quando lo statunitense Michael Johnson nel 1996 fermò il cronometro sui 19’66”) e il suo rientro alle gare, il 10 agosto 1987, al meeting di Grosseto (Giomi era organizzatore); un evento così atteso che il Tg1 fu interrotto per collegarsi in diretta e trasmettere i suoi 200 metri. L’anno dopo a Seul, giunto alla sua quinta Olimpiade, fu il portabandiera azzurro. Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, che lo conobbe bene e che nel parlarne fa trasparire un pizzico di emozione, ricorda che lo vide per la prima volta nel 1970, non intravvedendone peraltro... le stimmate del campione, lui così piccolo a confronto degli atleti di colore.
Ma aveva dalla sua carattere e forza fuori dal comune. “... Per me è lui il campione del Centenario Coni, anche se poi il premio è andato a Tomba e alla Simeoni. Tant’è che dopo la morte, in suo onore, è stata aperta la sala d’onore del Coni; unico atleta, oltre ai due grandi dirigenti dello sport italiano, Giulio Onesti e Primo Nebiolo...”
In chiusura l’intervento di Franco Mascolo, colui che lo scoprì e lo forgiò quando era ancora ragazzino (1965 - ‘74), sulla pista del velodromo Simeone di Barletta, prima di lasciarlo alle cure del prof. Carlo Vittori, al centro federale di Formia.
La celebrazione dei 30 anni della Ansmes è stata affidata al presidente nazionale, il generale sen. Ramponi, che ha citato il fondatore, il barese Ugo Stecchi, definendolo “un grande uomo di sport”, al quale il pubblico ha dedicato un minuto di raccoglimento.
Le targhe Ansmes sono andate ai relatori, a Franco Vivona, segretario generale Ansmes, e a Giacomo Leone, atleta di Francavilla Fontana, vincitore della maratona di New York nel 1996 e ora consigliere federale.
“...Passione per lo sport e fonte degli ideali nel ricordo delle glorie del passato sono le caratteristiche dei Veterani dello Sport che l’Amministrazione ha voluto premiare con questo riconoscimento. I loro intenti sono da sempre condivisi e praticati dal Comune che vede l’UNVS sempre al proprio fianco nella promozione e nell’allestimento di numerosi eventi sportivi cittadini...”.
Queste le espressioni che Angelo Tomasicchio, assessore alla toponomastica del Comune di Bari che ha presieduto l’evento insieme a Micaela Paparella (presidente del Municipio 1) e a Franco Castellano (presidente della sezione Unvs Francesco Martino), ha voluto riservare all’Unione in occasione dell’inaugurazione del Giardino dei Veterani dello Sport ubicato in
piazza Gramsci.
Alla cerimonia ufficiale organizzata dall’amministrazione comunale hanno presenziato, tra gli altri, Ennio Del Turco (presidente dell’Angiulli), Giuseppe Angiuli (consigliere del Cus Bari), Dino Bartoli (presidente della ASD Centro Judo Sankaku Bari), Giovanni La Sorsa (presidente A.N.S.Me.S. Bari), Antonello Rossiello dei Cavalieri del Mare, e i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, Aviazione, Esercito, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Comando dei Vigili Urbani (con il gonfalone della Città).
Folta, e non poteva essere diversamente, la presenza dei veterani con il vicepresidente Raffaella Rossini, il segretario Aracangelo Tavarilli, il tesoriere Michele La Sorsa, il presidente del collegio dei revisori Francesco Damiani e molti associati.
Al termine il presidente Franco Castellano ha ringraziato l’Amministrazione
“... il nostro giardino diventerà sicuramente una palestra a cielo aperto dove giovani e meno giovani potranno divertirsi...” ed ha proposto la titolazione di un giardino per Giuseppe Lobuono, campione mondiale di pattinaggio cose su strada, titolo conquistato a Bari nel 1954.