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martedì 7 aprile 2009

Franco Auci, innamorato sincero del calcio e della città

IL GIORNALISTA È MORTO ALL'ETÀ DI 66 ANNI
MARIZA D'ANNA

Franco Auci
aveva 66 anni
Non mi sento molto bene, aveva detto ieri mattina alla sorella con la quale viveva. Il tempo di chiamare i soccorsi e Franco Auci se n'era andato, tradito dal suo cuore. Sessantasei anni, gior­nalista sportivo, sinceramente appassionato del Trapani calcio.
 Aveva collaborato per oltre venti anni anni come, corrispondente,del Corriere dello; Sport (collaboratore anche del Giornale di Sici­lia) ma quando - nella stagione '84 - '85 era arrivata la fusione con il Ligny da quale momento, per lui, non era più stato il vero Trapani. Era passato in redazione qualche settimana fa, puntual­mente come ogni anno, per rinnovare la tesse­ra dell'Ordine dei Giornalisti e quella dell'Associazione della Stampa di cui era affezionato so­stenitore; era un po' sofferente a causa della circolazione «e per tanti altri guai di cui non è neppure il caso di parlare. Faccio fatica anche a camminare», mi aveva detto. Più che timido, sembrava timoroso di disturbare il lavoro del giornale di cui aveva grande rispetto. Era il decano dei giornalisti sportivi, la passione per il calcio e per i numeri, le statistiche e le date non l'aveva mai abbandonata; nella zona di via Dei Mille, dove abitava (non si era mai sposato),spesso lo si poteva incontrare nei pressi dell'edicola dove intratteneva amici e conoscenti vertevano sempre sul Trapani e sulla città che ama­va tanto. Aveva lavorato all'Ufficio Acquedotto del Comune. Aveva un occhio attento e vigile sulla città, dai monumenti abbandonati che «gridano vendetta», diceva, agli «scorci impaga­bili che nessun'altra città al mondo può regalare». Così diceva e da qualche tempo teneva per il settimanale locale «Extra» una rubrica dal ti­tolo «Asterischi», dove sollevava l'attenzione; a sui piccoli e grandi problemi della città. «Che città la mia città», scriveva nell'ultimo articolo lamentandosi della «pessima» ristrutturazione della via Fardella. Aveva trasferito la sua grande memoria e l'idea di un passato che non deve disperdersi in diverse pubblicazioni; l'ultima, di­visa in due parti, dal titolo «Trapani, amore mio» è un compendio della storia della città dal 1905 fino ai giorni nostri. I funerali si svolgeranno oggi alle 16 alla chiesa del Sacro Cuore.