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domenica 31 maggio 2009

Ricordo di Domenico Vaccaro

Ricordo di Domenico Vaccaro

Maggio 2009

A sx Domenico Vaccaro, Edoardo Mangiarotti e Gian Paolo Bertoni
di Gian Paolo Bertoni

            Mi è difficile, e non nascondo che la mano sta tremando mentre scrivo queste righe, ricordare Domenico Vaccaro. Era un amico, un amico vero, presente nelle gioie, ma soprattutto nei momenti difficili, le cui comuni giornaliere confidenze costituivano la prova del grande affetto che ci univa. Ci ha lasciato improvvisamente, così come erano improvvisi i suoi
slanci di generosità, e tutti i veterani, in particolare quelli della Toscana, piangono un personaggio che ha dedicato la sua vita alle cose che ne fanno la profonda essenza: la famiglia, da lui amata più di se stesso; il lavoro per trent'anni di primo nostromo alla Accademia Navale di Livorno, lì ricordato come luminoso esempio di capacità professionale, ma soprattutto per le doti di grande umanità verso i giovani cadetti, ai quali insegnava i segreti del mare e delle imbarcazioni, il rispetto delle regole e della disciplina, l’amore e l’onore della divisa, quale simbolo prezioso di storia e tradizioni;ed infine la generosità e l’altruismo dimostrati in ogni momento, attraverso una trasparente disponibilità verso tutti indistintamente, attraverso l’impegno per i bisognosi e per un istintivo desiderio di rendersi utile senza mai nulla chiedere. Mimmo, così gli amici lo chiamavano, ha trasferito queste virtù ai veterani dal momento dell’assunzione del suo impegno nell’Unione, prima come socio, poi, per molti anni, come presidente della sezione di Livorno, indi come consigliere nazionale e, dopo l’Assemblea Elettiva di Massa Carrara, come vice-presidente per il Centro Italia, carica che un crudele destino ha brutalmente cancellato. L’Unione ha perduto non solo un prezioso dirigente, sul quale tutti, non solo io, contavamo, ma anche un valido esempio dei veterani dello sport, perché Domenico era “sprone e guida ai giovani con l’esempio, la disciplina e la propria competenza, promuovendo iniziative agonistiche, tecniche culturali e ricreative”, invocando il rispetto delle regole, la lealtà, l’amicizia, la fratellanza e la solidarietà. Il celebrante, in occasione delle onoranze funebri, ha affermato che in cielo era nata una nuova stella di nome Domenico per dare luce e calore a tutti. Io aggiungo anche a noi veterani dello sport, che
tanto amava. Non ti dimenticheremo.